Da mesi associazioni e cittadini protestano per le condizioni in cui versa la strada per il cimitero di Maccarese. Per tutta risposta ieri mattina, invece dei lavori, sono arrivati dei cartelli che limitano la velocità a 30 km orari. Quattro tabelle installate alle 12.00, due per ogni direzione di marcia, che hanno fatto infuriare i residenti alle prese con un’autentica via crucis per arrivare al camposanto.
Le radici dei pini hanno sollevato a tal punto l’asfalto che è diventato rischioso percorrere la strada con le auto. «Una beffa – spiega Fabio Zorzi, consigliere comunale – magari fosse possibile andare a 30 chilometri orari. Abbiamo organizzato giornate di proteste, fatto interrogazioni e a distanza di 15 giorni dalla commemorazione dei morti, dal cilindro della sindaca Raggi esce questa soluzione? È una vergogna».
La strada ricade, come del resto il cimitero, all’interno dei confini del XIII Municipio di Roma e nonostante l’offerta di gestione rilanciata in più riprese dall’amministrazione di Fiumicino non sono mai arrivate risposte. Anzi, con il passare dei mesi il degrado è aumentato. Il cimitero ospita molte persone di Maccarese e Fregene, all’interno c’è anche la tomba di Ennio Flaiano, ma oggi per i parenti dei defunti la visita ha il sapore amaro dell’umiliazione.
Non c’è solo il problema dell’impraticabilità della strada, ma è la struttura gestita dall’Ama a essere cadente, letteralmente. «Situazione indecente – racconta Sabina che va a trovare il marito morto da poco – l’ossario gruppo E è transennato perché pericolante, da due anni un centinaio di famiglie non possono lasciare un fiore per i propri cari. All’ingresso, vicino al cancello, il muro di cinta è cadente, piove nelle cappelle, molti cornicioni sono crollati e ora inizia a cedere anche il muro che ospita le salme nei fornetti dopo l’ultimo ossario. Marciapiedi, bagni, scale, sono in condizioni disastrose. Possibile che non ci sia rispetto per i defunti e per i loro cari? Se il Comune di Roma non se ne vuole occupare lo lasci al nostro municipio e la smetta di prenderci in giro con questi ridicoli cartelli».
L’umiliazione di percorrere via di Maccarese è amplificata anche dai rifiuti abbandonati, rimossi in parte da qualche giorno da un gruppo di volontari, stanchi di vedere quella discarica a pochi metri all’ingresso del cimitero.