“Una città che afferma di essere smart, moderna, accogliente, inclusiva o che comunque si candida ad essere tale, oltretutto con importanti opere all’orizzonte, non può prescindere dall’avere tutti quegli elementi basilari, che possano renderla effettivamente abitabile e vivibile”. È quanto si legge nella nota di ViviAmo Fiumicino per il centro sudi di Mario Baccini.
“Nonostante gli sforzi finora profusi – prosegue la nota – e le competenze a diverso livello che investono certe questioni, le criticità purtroppo sono molteplici, a partire dalla situazione sanitaria sempre più precaria, in considerazione anche degli ultimi sviluppi che hanno investito l’Asl Roma3, a cui apparteniamo ed a cui facciamo riferimento, in particolare con la recente chiusura del Nucleo di cure primarie di Casal Bernocchi, decisione presa dagli stessi vertici, almeno da quanto si sia potuto apprendere a mezzo stampa, per poter trasferire il personale andato a supporto del Pronto Soccorso dell’ospedale Grassi, da tempo in grave crisi perché sotto organico. Questo, di fatto, ha provocato conseguentemente una congestione e una concentrazione in un unico punto di risorse e mezzi, a danno della capillarità di copertura del servizio, essendo diventato l’unico presidio di riferimento per l’intero X Municipio, sia quindi per la zona del litorale che per l’entroterra, che ovviamente anche per i cittadini di Fiumicino.
Per ciò che ci riguarda, non possiamo non evidenziare i problemi legati alla viabilità, specialmente a breve allorché inizieranno i lavori di abbattimento e di rifacimento del viadotto dell’aeroporto, dove ferma restando la necessità di quest’opera, inevitabili saranno i disagi che investiranno in particolare i cittadini di Isola Sacra, nonché i pendolari del X Municipio stesso, lavorativamente impiegati all’interno dell’hub aeroportuale. I problemi legati ai trasporti e alle difficoltà affrontate soprattutto dai nostri studenti per raggiungere le scuole; quelli legati ai collegamenti interni ed esterni; quelli legati alla scarsità dei mezzi di soccorso e ad un organico della Polizia locale, non proporzionato all’estensione del territorio e al numero degli abitanti; quelli che riguardano l’ormai cronica carenza di aule, dovuta all’insufficiente numero di strutture scolastiche per una popolazione in costante crescita; arrivando a quelli che sono emersi nello spiacevole caso che ha visto coinvolta un’anziana disabile, dove alla mancata o comunque insufficiente e non capillare manutenzione di strade e di marciapiedi del nostro territorio, si sono aggiunte parallelamente, alcune delle criticità sopra evidenziate, quali l’inadeguatezza numerica dei mezzi di soccorso e dell’organico del Corpo di vigilanza locale. Per poterci veramente e pienamente definire Città, molto dovrà essere ancora fatto. Intanto non possiamo che augurare una buona e pronta guarigione alla signora”.