“Abbiamo più volte denunciato la totale sottovalutazione da parte dell’amministrazione di centro sinistra di Fiumicino delle questioni riguardanti la viabilità, la criminalità e la tutela ambientale. Per esempio è annoso il problema delle telecamere di sicurezza non attive: una telenovela che sta assumendo i contorni del noir.

Nel 2012 la precedente amministrazione di centro destra aveva finanziato l’acquisto e la collocazione di 50 telecamere stradali. L’attuale amministrazione ha prima bloccato e  poi sbloccato l’attivazione del prezioso sistema di controllo. Ma le telecamere, per ora, restano spente.

Nei giorni scorsi i ladri hanno rubato all’interno di un auto parcheggiata sul lungomare di Fregene  importanti medicinali destinati alle cure di un bambino malato oncologico. Il caso ha riacceso l’interesse sulla questione e ha riavviato il dibattito sulla necessità di una “Fiumicino più sicura”, slogan inserito in una determina comunale di fine 2021. In questo momento sono state montate ben 87 telecamere nel nostro territorio, comprese le 30 appena sistemate con una ulteriore spesa di 50 mila euro.  Che vogliamo fare? Aspettare le elezioni di maggio per attivarle?

Vale la pena di ricordare che nel 2019 è stato acceso un «occhio elettronico» per sorvegliare la locomotiva di fine ‘800 collocata in via Torre Clementina. L’attivazione di questa unica telecamera è costata quasi 10.000 euro. E noi ci chiediamo e chiediamo all’amministrazione: un treno è più importante della sicurezza delle persone?”

Massimiliano Graux, responsabile Fdi Fiumicino

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