Come si è fermata la pioggia ci hanno riprovato. Mercoledì scorso alle 19.30 c’è stato un altro incendio sulla spiaggia del Villaggio dei Pescatori. Questa volta nel mirino è finito il tetto di paglia del Kiosco, l’ultimo stabilimento alla foce del fiume Arrone.
La bottiglia incendiaria trovata
Per fortuna il fumo è stato notato dai vicini che hanno avvisato la Guardia Costiera e uno dei gestori. L’intervento immediato ha scongiurato il rogo, le fiamme sono state spente con estintori e acqua. Nessun dubbio sulla matrice dolosa, sul tetto è stata trovata la bottiglia incendiaria lanciata, conteneva benzina.
Tre casi al Villaggio
Dopo l’Ondanomala l’8 dicembre, il Singita il 19 dicembre, solo a Fregene questo è il terzo tentativo di distruggere un chiosco in poco più di un mese, quattro se si conta anche il Nautinclub di Passoscuro.
Regia unica
Tutto fa pensare che la mano sia sempre la stessa, le modalità sono simili, come l’orario serale, Ondanomala a parte colpito al mattino, il ritrovamento di una o più bottiglie incendiarie usate come innesco.
Un giallo
Ma resta misteriosa la causa, nessuno dei gestori ha mai ricevuto minacce o tentativi di estorsione. “Non riusciamo a dare una spiegazione a questi incendi – dichiara uno dei titolari del Kiosco che ha spento le fiamme – l’ipotesi di un fantomatico racket, di una organizzazione criminale, non sta in piedi. Sembrano iniziative improvvisate, più l’opera di qualcuno che ce l’ha con i chioschi”.
La caccia i piromani
I carabinieri indagano in ogni direzione, ieri al Villaggio dei Pescatori hanno cercato le immagini delle telecamere di sorveglianza. Non si esclude possa trattarsi anche di qualche residente contrario alla movida estiva. Ma anche la scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2020 e la mancanza di titoli attuali, apre possibili scenari. Di chiunque si tratti la caccia al piromane dei chioschi è aperta.
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