“Diamo appuntamento domani in via dell’Olmazzeto a Maccarese”. È quanto fa sapere con una nota il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, che chiama a raccolta cittadini e associazioni sin dallle 7 di domani mattina. “Non più perché avremo raggiunto un risultato ma per continuare purtroppo nella protesta e per ribadire ancora una volta e con irremovibile fermezza la nostra contrarietà ad ogni ulteriore proroga alla trasferenza dei rifiuti capitolini nell’impianto AMA di Maccarese – si legge nella nota – Domani mattina avremmo voluto mettere finalmente un punto a questa annosa vicenda che vede ancora una volta il territorio fiumicinese asservito ai bisogni dei milioni di cittadini capitolini e soprattutto ai capricci di AMA che vuole fare di casa nostra la pattumiera di Roma. Siamo veramente stanchi di sopperire all’inadeguatezza di AMA! Questa vicenda fa emergere in tutta la sua drammaticità cosa intendono le nostre amministrazioni per diritto di cittadinanza e tutela della salute e dell’interesse pubblico. Abbiamo letto con stupore ed indignazione le dichiarazioni dei consiglieri Chiodi ed Antonelli che indicano in una nuova proroga dell’autorizzazione al trasferimento di rifiuti nell’impianto AMA di Maccarese l’innovativa “soluzione” che AMA stessa, Comune di Roma, Città Metropolitana e Regione Lazio sono riusciti ad elaborare in ormai 5 anni di proroghe provvisorie e di avvelenamento dei cittadini di Via Tre Denari e limitrofi. In cinque anni oltre 70.000 TIR AMA e troppe tonnellate di rifiuti romani hanno appestato Maccarese. Siamo un comune che produce meno di 50.000 t/a di rifiuti, perché dobbiamo sobbarcarci il carico quotidiano di 360 t. di rifiuti romani? Perché il cittadino residente a Maccarese, località servita dalla raccolta differenziata porta a porta, che con attenzione differenzia i propri rifiuti deve poi vivere soffocato dalla puzza di percolato di rifiuti capitolini ed assediato dai TIR dell’AMA che minacciano la sua incolumità e quella della sua famiglia? Quello che chiediamo da anni è semplicemente il rispetto del principio di prossimità: ciascun comune deve gestire i propri rifiuti dall’inizio alla fine del ciclo, dalla produzione allo smaltimento senza andare a scaricarli su altri territori e altre comunità. A dicembre scorso la Presidente del Consiglio Comunale e l’Assessore all’ Ambiente di Fiumicino ci avevano annunciato la fine delle operazioni di trasferenza dei rifiuti di Roma a Maccarese, “mai più proroghe” ….poi il silenzio, le rassicurazioni hanno lasciato il passo al “non dipende da noi”, a “forse una proroghetta”, alle necessità di Roma e a quelle di AMA che diserta anche gli incontri istituzionali! Al di là dell’impegno di alcuni nostri Amministratori, dal 2010 ad oggi, il Comune di Fiumicino nulla di concreto ha fatto per impedire che nel cuore della Riserva Naturale Statale Litorale Romano l’impianto AMA, nato nei primi anni 2000 per produrre compost di alta qualità, si trasformasse in un maleodorante ed inquinante deposito di rifiuti. Dal 2010, anno in cui furono autorizzate le prime operazioni di trasferenza di 60 t/giorno di rifiuti romani portate poi a 360 t/giorno nel 2012, di proroga in proroga, siamo arrivati ad oggi.
Pretendiamo che gli amministratori LOCALI rispettino il loro mandato e difendano gli interessi dei loro referenti, senza se e senza ma, che si schierino a difesa degli interessi LOCALI, evitando di mettere in atto mediazioni sulla salute dei cittadini che amministrano. Non se ne può più di vedere gli interessi capitolini sovrastare quelli della nostra comunità e quindi, oltre a ribadire le richieste già avanzate da tempo e rimaste inascoltate, come l’emissione di una ordinanza contingibile ed urgente a tutela della sicurezza stradale e dell’incolumità e salute dei cittadini. Chiediamo, alla giunta tutta ed al sindaco in particolare, che regolamenti il passaggio del traffico legato all’impianto esclusivamente su arterie stradali poste al di fuori dei centri abitati e in determinate fasce orarie fissate in modo tale da non arrecare disagio alcuno alla popolazione residente, richiamando la deliberazione della Giunta Comunale dell’ 8 febbraio 2011 n. 13. Alla luce delle dichiarazioni dei nostri consiglieri, chiediamo che si controlli in modo costante e continuativo cosa entra e cosa esce da quell’impianto, chiediamo un controllo altrettanto attento della viabilità e dei luoghi interessati dall’attraversamento dei camion ed una resocontazione puntuale ai cittadini di Via Tre Denari sui rapporti con AMA ed in merito al traffico di rifiuti che ha messo in atto nel nostro territorio. Non è più accettabile e metteremo in campo ogni forma di protesta a nostra disposizione senza rinunciare al ricorso alla magistratura che in questi casi troppo spesso si rivela l’unica forma di comunicazione che le aziende e le amministrazioni sono capaci di sostenere con i residenti dei territori in cui operano”.
2015-03-09