Il mare calmo e una leggera brezza marina, visto il periodo natalizio le imbarcazioni da pesca hanno lasciato i loro ormeggi nel porto canale di Fiumicino e hanno puntato la loro prua verso Ponente. Un giorno come tanti, vissuto con la stessa voglia e la passione di sempre, dalla spiaggia riconosco ogni imbarcazione per colore o per forma.

In pochi minuti cambia tutto, le “ochette” che si formano non annunciano nulla di buono ma i miei amici sono esperti, hanno più sale che sangue nelle vene e da casa vedo quella che dovrebbe essere l’ultima turbosoffiante in navigazione verso Fiumicino.

Poco dopo arriva la telefonata di un amico che non avrei mai voluto ricevere se non per augurarci un Buon Natale, la telefonata è breve e mi chiede se ho saputo di una imbarcazione in difficoltà e che si tratta del “7Fratelli”. Il pensiero corre a Massimo e a Claudio, le notizie sono purtroppo frammentarie e per quel poco che si può fare in questi casi mi reco sulla verticale del naufragio.

Quello che si vede sono i lampeggianti dei mezzi di soccorso della Guardia Costiera che come sempre con i suoi uomini non si risparmia mai, sulla spiaggia ci aiutano le torce che illuminano i vari oggetti e i pezzi dell’imbarcazione, portati dalle onde e dal forte vento di libeccio.

La speranza è quella di poter ritrovare vivi gli amici tra i marosi, il tempo passa e quasi non vogliamo credere di non rivederli più. Purtroppo le speranze terminano con il ritrovamento dei corpi di Claudio e Massimo, padre e figlio, legati dalla stessa passione e dallo stesso amore per quel lavoro che tanto li legava al mare.

Vi voglio ricordare per la vostra semplicità e per la vostra bontà e vi voglio augurare di riposare in calmi venti e placide acque. Mi mancherete.

Mariano Micco