Un’altra tragedia scongiurata. Stavolta a rischiare di annegare è stato un ragazzino di 13 anni. Domenica il mare era veramente agitato, il libeccio aveva alzato onde alte quasi due metri e la corrente era molto forte. Bandiera rossa in riva con gli assistenti bagnanti che non facevano entrare nessuno in acqua, fischietto fisso in bocca pronto a rimandare indietro chiunque si avvicinava.

Ma dalla spiaggia libera del Villaggio dei Pescatori il tredicenne è riuscito a entrare in mare. Quando i bagnini del Singita lo hanno visto ormai era tra le onde. In un istante è stato risucchiato al largo dove non toccava ed è stato subito preso dal panico. Andrea Sassorali parte per primo a nuoto con il baywatch e lo avvicina ma la corrente è così forte che è impossibile tornare a riva.

Pochi secondi dopo Andrea Curzi arriva con il pattino, già entrare in acqua è un impresa perché il mare fa paura. Si mette accanto al bambino lascia per un attimo i remi e lo carica sulla piattaforma. Un attimo di tregua delle onde e riesce anche a girarsi con il pattino, remando più veloce possibile per raggiungere in fretta la spiaggia prima che dietro di lui arrivi qualche muro d’acqua.

Intanto la madre del tredicenne nel cercare di salvarlo si era buttata in mare vedendosela brutta, per fortuna un’onda l’ha presa in pieno portandola fino a dove si toccava. Mamma e figlio, più tardi, sono andati a ringraziare i bagnini che nel frattempo avevano ricevuto gli applausi del pubblico per il salvataggio. “È ora di capire che con il mare così mosso non bisogna entrare in acqua”.

Andrea Curzi