Che il servizio ferroviario festivo fosse al limite della decenza per la linea FL5 Roma – Civitavecchia – Montalto era noto da tempo, ma quanto accaduto ieri ne ha dimostrato totalmente l’inefficienza. Tutto ha inizio in tarda mattinata quando, a causa di un incendio sviluppatosi tra Capalbio e Montalto, si sono fermati i collegamenti da e per la Toscana che garantiscono la maggiore parte dell’offerta ferroviaria festiva sulla nostra linea e senza i quali si può contare soltanto sulle poche corse finanziate dal contratto di servizio con la Regione Lazio. Ma il danno peggiore si è verificato intorno alle 16, quando a causa di un vasto incendio sviluppatosi nei pressi di Palo Laziale, anche questi ultimi si sono dovuti fermare, lasciando totalmente scoperto il servizio fino alle ore 18:30, momento in cui finalmente è stato attivato un servizio sostitutivo con bus. L’istituzione tardiva del servizio auto sostitutivo ha provocato un enorme accumulo di persone nei piazzali delle stazioni ferroviarie, complice anche il panico causato dall’assenza di informazioni e personale in luogo, difficilmente gestibile con bus che ha richiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine per fornire ausilio ai malcapitati. È possibile che dall’inizio dell’interruzione si sia dovuto attendere il tardo pomeriggio per avere degli autobus, considerando anche la presenza di aziende sul litorale (di cui due a Cerveteri, ma se ne contano altre tra Fiumicino e Civitavecchia) che avrebbero potuto fornire il servizio in tempi più ristretti data la prossimità alle località interessate. La presenza di personale specializzato delle ferrovie sul posto, come al solito assente, è da ritenersi di fondamentale importanza, sia per fornire una più efficace assistenza, sia per evitare scene di panico, soprattutto in stazioni come ad esempio Maccarese, dove non sono disponibili altre modalità di trasporto per proseguire il viaggio (ad eccezione del nuovo servizio sperimentale Ladispoli-Aeroporto). L’istituzione di “un’unità di crisi” in stretto contatto con il personale sul luogo e i servizi sostitutivi, consentirebbe infatti un monitoraggio continuo della situazione dei luoghi consentendo anche una più efficiente gestione della situazione. Da tempo chiediamo un miglioramento del servizio festivo, per soddisfare la domanda di utenti lavoratori che devono recarsi a Roma per lavoro e per i numerosi turisti che soprattutto nel periodo estivo scelgono il litorale per passare le loro giornate, nonché un rafforzamento che consenta di distribuire le corse nella giornata e non dipendere soltanto dai treni provenienti dalla Toscana che tra l’altro non effettuano le fermate intermedie. Ma il dito non va puntato soltanto verso il servizio ferroviario, ma anche verso la noncuranza delle varie amministrazioni (private e pubbliche), le quali non effettuando la manutenzione delle sterpaglie nei dintorni della linea aumentano la facilità di sviluppo di incendi e quindi di disservizi per la collettività tutta, che tanto ci hanno fatto penare negli ultimi giorni.
Il Comitato Pendolari Litoranea Roma Nord