Viale Castellammare è ancora chiusa, nel tratto tra via Bagnoli e via Giulianova. Bisogna finire di tagliare il pino che era accanto a quello crollato che la tromba d’aria ha inclinato pericolosamente.
Intanto abbiamo ricostruito il tragitto della distruzione, la tromba d’aria è partita dal mare, dallo stabilimento balneare il Riviera. Dalle sue telecamere si vede bene, ha scoperchiato diversi gruppi di cabine, strappato i pannelli fotovoltaici dai tetti. Ha piegato i pali di ferro del campo da padel e al parcheggio ha spazzato via tutto. Compresa la grande cabina di legno all’ingresso utilizzata come biglietteria, sollevata come un fuscello.
Il mulinello ha proseguito sul lungomare attraversando alcuni cantieri edili, poi si è diretta verso via Numana dove ha divelto due tigli da una villa privata, schiantato un pino all’interno del condominio al civico 45.
A quel punto ha virato verso est, sradicando un pino che si è appoggiato sulla casa tra viale Nettuno e via Bagnoli.
Cento metri più avanti, sempre in via Bagnoli, ha abbattuto un alto grande pino al civico 65, facendolo cadere sul cancello e sulla strada.
Altro pino al civico successivo, questo, ancora più massiccio del primo, è finito sulla villa accanto dove ha fatto grandi danni schiacciando il box e l’auto dei vicini.
Altri venti metri e arriva su viale Castellammare, davanti “Cose di Casa” sradica un altro grande pino che crolla sulla strada. Solo pochi attimi prima era passata l’auto con i cinque passeggeri, miracolati da quella frazione di anticipo.
“La casa tremava tutta, sembrava ci fosse il terremoto”, racconta Ugo Folgori, proprietario della storica ferramenta di Fregene che abita sopra al negozio e cha ha subito i danni del crollo del pino accanto.
La tromba d’aria non ha esaurito lì la sua forza, continuando a fare danni nell’area del Campo Sportivo, passando dentro alcune ville ha fatto cadere un altro albero sollevando in aria tettoie, gazebo, tende, piante. La sua coda fa in tempo a far crollare altre piante anche in via della Muratella a Maccarese all’altezza del distributore di carburante della Union.
“Ormai questi eventi sono diventati ricorrenti – commenta il sindaco Mario Baccini accorso a Fregene a coordinare gli interventi, insieme all’assessore Stefano Costa, al vicesindaco Giovanna Onorati e al consigliere Massimiliano Catini e all’incaricato del sindaco per l’ambiente Emiliano Cogato – dobbiamo creare una Unità di Crisi della Protezione civile di Fiumicino. E poi redigere una mappatura delle alberature più a rischio, pubbliche e private. La tromba d’aria ha sradicato alberi in ottimo stato di salute ma come amministratori abbiamo il dovere di fare ogni possibile prevenzione”.
Produzione testo e foto riservata