Lui sui 45 anni, lei giovanissima. Si sono presentati in via Marina di Gairo come “dipendenti dell’Enel”. Suonano nelle case, entrano e chiedono il documento, il codice fiscale e la firma sotto un foglio per “adeguare il contratto in scadenza”.
“Mi sono insospettito – spiega Romano – io ho un contratto con un altro gestore elettrico, come poteva scadere con Enel? A quel punto li ho mandati via e ho chiamato Enel. Mi hanno detto che loro i contratti li fanno telefonicamente ma che potrebbero essere subappaltatori che lavorano con società private, guadagnano per ogni contratto fatto e per farli sottoscrivere si inventano qualsiasi cosa”.