Ma Milena è anche un pezzo importante di una famiglia storica di Fregene, quella dei Santerini. Suo padre è stato il deus ex machina della pizzeria La Capricciosa in via del Corso a Roma e a Fregene ha avviato lo stabilimento balneare il Miraggio, per un periodo la Capricciosa a mare, e l’omonimo albergo. 

Lei stessa, nell’aprile del 2012, dopo la ristrutturazione e il recupero di una villa storica, ha riaperto l’albergo completamente rinnovato, dimostrando di credere in Fregene e nel suo futuro. E ora, dalla sua posizione, intende dare il suo contributo per migliorare la situazione del centro balneare. E seguendo il suo motto che l’ha portata sugli scranni del Parlamento “per vincere insieme e non contro”, ha iniziato con pazienza a tessere la sua tela. 

Di cosa ha più bisogno oggi Fregene?
Di misure concrete e rapide di rilancio a partire da un progetto che tenga conto della sua particolare identità. Da un lato è il buen retiro per tradizione di tante famiglie romane, dall’altro è anche meta di molti pendolari. Ci sono le feste nei week end, i chioschi alternativi e gli stabilimenti “classici”, i bambini e gli anziani. Fregene è di tutti.

Qualcosa sembra muoversi dopo tanto immobilismo.
Va dato atto alla Pro Loco di aver contribuito a lavorare concretamente e insieme per obiettivi importanti: il mare, la pineta, le strade, la pulizia, i trasporti. La pista ciclabile in parte realizzata dal Comune è un primo segno di volontà di concretizzare quel Lungomare che Fregene aspetta da più di 50 anni.
Come pensa di dare il suo contributo?
Con altri parlamentari, imprenditori e amministratori ho deciso di impegnarmi per Fregene perché la soluzione dei problemi è possibile solo dall’unire le forze. La crisi impone di cooperare per trovare risposte. Penso al modello di lavoro sinergico della riviera romagnola, da cui proveniva mio padre, che negli anni 60 comprò uno stabilimento e un albergo proprio qui a Fregene.

Quali a suo avviso le priorità? 
Il progetto da cui partire è la pulizia del mare, prioritaria, proprio perché riguarda tutti. Stiamo lavorando all’attuazione del progetto della condotta di risalita che dovrebbe impedire di scaricare a mare le acque sporche del consorzio di bonifica e riutilizzarle per l’irrigazione. Un progetto, quindi che permetterà non solo bagni nel mare pulito, ma anche risparmio di acqua per l’irrigazione.

Pubblico e privato, è questa la formula per riavviare il rilancio?
Abbiamo coinvolto Regione, Ministero dell’Ambiente e privati per finanziare questo progetto e puntiamo anche a raccogliere risorse tra tutti quelli che amano Fregene. L’alleanza per il mare pulito permetterà anche, insieme ad altre misure, di portare qui turisti  stranieri, data l’eccezionale vicinanza a Roma e all’aeroporto. Nel mondo ci invidiano Fregene, lavoriamo insieme per migliorarla.