L’inizio della rimozione

È successo domenica mattina. Il passaggio dei daini sul lato interno di via della Veneziana, a pochi metri dall’ingresso di Fregene sud, è stato sbarrato da tutta una lunga fila di grandi contenitori di carote. Si tratta del varco realizzato dal Comune, insieme alla Maccarese, alla Polizia locale e al Wwf Oasi per cercare di arginare la mattanza che si è verificata su quella via con dieci animali investiti solo nell’autunno scorso.

Dopo la sorpresa iniziale si è capito subito che si trattava di una provocazione, un tentativo di fermare il passaggio della fauna selvatica in un momento delicato per le coltivazioni, quando le piantine iniziano a crescere per poi essere raccolte da metà maggio.

E ieri se ne è avuta la conferma: “I daini hanno già compromesso una parte delle carote – spiega il titolare della Biofucino, l’azienda che coltiva i terreni – i danni sono enormi, abbiamo piantato un tipo di carote colorate speciali, le “Colours Orange & Yellow & White & Red” riservate esclusivamente al mercato inglese. Costano una fortuna, 0,72 euro per 550 grammi. Nemmeno abbiamo levato i teli dai campi e già i daini se ne sono mangiate tante, con i denti incidono il cuore della piantina che poi diventa inservibile. Se continuano così in pochi giorni sarà tutto da buttare, un danno da 350mila euro veramente pesante in questo momento di crisi>>.

Un problema serio quello della fauna selvatica anche perché i daini sono diventati tantissimi, così come i cinghiali, le nutrie, le cornacchie e la loro convivenza con gli agricoltori e la sicurezza stradale in zona di Riserva è ormai un’emergenza.

La protesta ieri pomeriggio è comunque rientrata, l’azienda ha rimosso la barriera improvvisata e il varco è tornato libero.

Contemporaneamente la Maccarese spa, proprietaria delle aree, ha preso l’impegno di sistemare già da oggi le reti di recinzione dell’Oasi di Macchiagrande gestito dal Wwf. È proprio dai varchi aperti da vandali per entrare di nascosto nel parco che esce la maggior parte dei daini che poi si riversa nei campi di carote confinanti.

“Stiamo facendo un censimento della fauna selvatica – aggiunge Fabio Zorzi, presidente della Commissione Attività produttive – i daini sono centinaia, al termine verranno individuate insieme al Wwf le opportune misure di contenimento. Intanto, per evitare il passaggio continuo dall’oasi stiamo pensando di installare delle fototrappole che scoraggino i vandali a tagliare le reti>>.

Anche se sono tanti gli esemplari anche fuori dal parco pronti a mangiarsi le piantine.