Combustibili alternativi, ma cosa sono e come funzionano? Uno dei combustibili considerati “biologici”, naturali, è il pellet usato per gli impianti di riscaldamento. Esso si ricava direttamente dagli scarti del legno che possono essere segatura oppure mobili riciclati, naturalmente sempre che essi rispecchino determinati parametri di pulizia da solventi e pitture.
L’entrata del pellet sul mercato è stata inizialmente timida, ma poi è diventata sempre più presente e nota nelle case italiane. Questo è un combustibile che si può utilizzare solo ed esclusivamente nelle caldaie e nelle stufe studiate per bruciarlo.
Per esempio esso, nonostante sia composto di legno, anche se lo andiamo a mettere all’interno dei caminetti, non brucia. La sua bruciatura può avvenire solo in una camera di combustione dove si arriva ad una determinata temperatura ed è presente una buona ossigenazione. Inoltre ci deve essere una resistenza che raggiunge temperature altissime.
Solo quando il pellet inizia a bruciare esso creerà poi un effetto domino. Nel senso che una volta che si brucia una piccola quantità di pellet, all’interno del bruciatore, ricadrà altro pellet che inizia a bruciare grazie alla fiamma sviluppata dal primo.
Oltre all’ecosostenibilità confermata dalla sua consistenza, il pellet è in grado di arrivare ad una resa termica che è circa 3 volte superiore a quella della caldaia classica. Le temperature in casa diventano uniformi, calde e accogliente. La stufa poi consuma poco a livello di energia elettrica.
CONTROLLO CANNA FUMARIA
Vi siete decisi nell’acquistare una stufa a pellet? Ottima scelta, ma dovete rivolgervi a dei negozi che sono specializzati nella Vendita stufe a pellet perché vi serviranno molti accessori e tante conoscenze delle caratteristiche della stufa. Non basta accenderla e via, usarla come impianto di riscaldamento. Si deve conoscere quale siano i programmi, le attenzioni, eventuali sistemi di sicurezza e poi quale siano le combustioni.
Essendo un materiale “solido”, quando brucia esso produce molta fuliggine e polveri sottili. Se il tiraggio della canna fumaria non è ottimale, cioè non c’è poi un buon ricambio di aria interno, la stufa soffoca. La fiamma quindi si spegne e tutto questo porta ad avere un blocco di sicurezza con spegnimento forzato. Un sistema di sicurezza che si aziona in caso di malfunzionamenti.
Infatti tutti coloro che hanno installato la stufa a pellet hanno dovuto avere una canna fumaria in acciaio, studiata proprio per questo dispositivo.
Scegli il giusto modello: idrico o ad aria
Le stufe a pellet si dividono in modelli che sono ad aria, quindi riscaldano l’aria interna in una metratura stabilita, oppure idrica. Quest’ultima si collega direttamente alle condutture dei termosifoni e riscalda l’acqua in modo che i termosifoni siano belli caldi.
In entrambi i casi è necessario che valutiate la potenza della stufa e fate installare una buona canna fumaria. Si tratta di elementi indispensabili che non possono essere ignorati. Questo dispositivo è elettrico, nel senso che funziona con energia elettrica e per non creare dei danni dovreste avere dei gruppi di continuità, gli UPS, che in caso di mancanza elettrica alimentano la stufa in modo da poterla spegnere in modo normale.