L’aiuola tra via Barano d’Ischia, via Capo D’Orlando e via Borgio Verezzi. Un triangolo di Fregene sud, a 30 metri da viale Castellammare, accanto alla lecceta che potrebbe essere un gioiello se fosse curato minimamente. Con gli alberi potati, il sotto bosco pulito, un paio di panchine e diventerebbe un bel parchetto con i privati che vi abitano intorno disposti ad occuparsi della manutenzione.
Un sogno, perché la realtà racconta un’altra storia di degrado. Quell’area, specie il lato meno visibile dalle case di via Capo d’Orlando, è presa di mira sistematicamente da ominidi che vi scaricano di tutto, l’ultimo arrivo ieri è stato una rete di legno a doghe gettata nel bosco. Ma dentro c’è di tutto, una cisterna rossa, sacchetti quotidiani di rifiuti, barattoli di vernice, ramaglie. Tutto il campionario che gli esseri provenienti dal Pleistocene sono capaci di scaricare.
Le strade intorno all’aiuola sono passate all’Amministrazione comunale da qualche anno, è presumibile che anche l’area verde sia ora a patrimonio pubblico. Comunque sia sarebbe ora di dare una pulita, di bonificare l’aiuola diventata una pacchia per topi e volpi. E magari di cominciare a stanare davvero questi esseri primordiali e non di fare finta che tutto vada bene nel migliore dei mondi possibili.