Gentile redazione, scrivo a voi con la speranza che le mie parole cadano sotto gli occhi e l’attenzione delle persone di competenza. Il 22 giugno intorno alle 23 si è verificato l’ennesimo incidente in via della Veneziana, una strada lunga circa un chilometro che collega viale di Porto con viale Castellammare e che costeggia l’Oasi di Macchiagrande. Molti la percorrono, ma pochi ne conoscono il nome. C’è stato un brutto scontro frontale fra 2 auto e la parte anteriore delle stesse era irriconoscibile. Ho temuto davvero di trovare il morto, ma per fortuna così non è stato e quasi miracolosamente, entrambi i conducenti, sono rimasti pressoché illesi. Tutto è accaduto dalle 23 in poi, fino alle 3 circa del mattino e se nessuno avesse fatto caso ad un muretto abbattuto ed ai pezzi d’auto sul ciglio della strada al mattino, sempre nessuno si sarebbe accorto di nulla. Nel silenzio e nell’indifferenza si va avanti sperando sempre che il dosso messo qualche anno fa, poco prima delle comunali, sia sempre più un deterrente. Purtroppo tale è per chi ne conosce l’esistenza e se ne ricorda della presenza, ma così non è per chi non conosce la strada e/o, pur conoscendola, distrattamente lo dimentica e così questi diventa un “trampolino di lancio” verso i muri di cinta delle abitazioni private. Anche il giorno dopo un paio di metri di muro se ne sono andati. Ovviamente non è quest’ultimo il problema, i muri si riparano, ma non l’incolumità degli automobilisti e di noi residenti. Inviterei volentieri, chi di competenza, a passeggiare e/o sostare a metà strada lungo via della Veneziana di notte, per rendersi conto che lungo tutta la strada appaiono 3 o 4 luci di abitazioni private a illuminarla e che un solo dosso può aver effetto per un massimo di 100 metri, lo spazio sufficiente per rallentare e lo spazio per ripartire dopo averlo superato, ma gli altri circa 900 metri? Eh sì, ahimè si ritorna in autodromo. Questa strada di notte è percorsa da molti extracomunitari, a piedi e in bici, con torce di fortuna per farsi vedere e superato il tramonto è assolutamente rischioso e sconsigliabile percorrerla in bici. Non a caso, con cadenza circa semestrale, qualcuno decide di entrare prepotentemente con la macchina nell’Oasi di notte, abbattendo il cancello d’entrata… Ritengo sia opportuno intervenire, magari illuminando la strada che, di per sé, contribuirebbe a una maggiore sicurezza e non solo stradale, oppure trovare altre forme d’intervento, ma non abbandonarla al proprio destino. Non dimentichiamo che via della Veneziana è una delle 2 strade d’ingresso e uscita di Fregene, pertanto, fra le più percorse. In altre parole vorrei evitare che ci scappi il morto e soprattutto evitare di sentire il giorno dopo, chi di competenza, pronunciare la classica frase: “Dobbiamo far sì che ciò non accada mai più”… (tipica frase italiana). Ringraziando per l’attenzione.
Marco P.