Finalmente il relitto della roulotte bruciata il 2 aprile è stato portato via. È successo la mattina dell’11 settembre, c’è voluta una perizia di un tecnico sui resti e anche su un mobile in vetroresina abbandonato, (costi non indifferenti tutti a carico della comunità), così come prevede la burocrazia, per autorizzare il conferimento in discarica.
È stato uno dei tormentoni dell’estate, perché quei resti carbonizzati alla fine del lungomare sud, proprio all’ingresso della spiaggia libera davanti all’Oasi di Macchiagrande, erano diventati una vergogna: la discarica degli incivili ai quali non sembrava vero di avere un luogo degradato dove gettare ogni tipo di rifiuto.
Ci vorrà tempo per tornare alla normalità, già qualche ora dopo la bonifica i sacchetti avevano fatto la loro comparsa, gli incivili non hanno certo bisogno di un pretesto per lanciare i rifiuti e quella zona è sempre stata apprezzata da chi, tra gli ominidi, abita lì intorno per abbandonare di tutto.
Tra questi ieri pomeriggio c’è stato anche un bambino di 10 anni, sorpreso da un adulto in bicicletta a lanciare il sacchetto. Alle rimostranze dell’uomo il ragazzino gli ha primo rivolto qualcosa che sembrava un insulto e poi è scappato, dirigendosi in via Gioiosa Marea dove era la sua famiglia.
Così, purtroppo, questa mattina i sacchetti erano di nuovo numerosi, per fortuna uno dei nostri volontari più attenti all’ambiente, Mariano Micco, ha preso dei sacchi grandi e vi ha infilato tutti i rifiuti, in attesa o del ritiro sabato del secco residuo e o di qualche altra soluzione gli venga prospettata dagli amministratori.
Per limitare questi comportamenti a poca distanza ci sarebbero le telecamere, sui pali davanti all’ingresso del Tirreno, ma non si capisce se ancora funzionano e comunque non risulta che qualcuno si sia mai preoccupato di chiedere le immagini registrate alla centrale operativa della Polizia Locale.
“Neppure il tempo di godere dello spazio liberato, che già arredi e sacchetti ritornano a colorare l’area – ha detto Paola Meloni, consigliere comunale – Un ragazzino in bici arriva in pieno giorno col suo sacchetto e insultando chi lo redarguisce lo lascia li e scappa. Da qualche parte tra le vie limitrofe c’è una famiglia che sta insegnando questo ai propri figli educandoli alla peggiore inciviltà”.