Il Villaggio dei Pescatori, diventato oggetto di cult e il “fiore all’occhiello” di Fregene, sta attraversando un terribile momento di degrado e di abbandono a seguito di una inefficace gestione dell’ente Regionale dettata dall’incapacità politica di dare risposte per l’uso abitativo, commerciale ed urbanistico. Il Villaggio dei Pescatori formatosi nel 1940 circa sul terreno del Demanio Marittimo e Statale nella zona nord di Fregene ha fin da subito attratto un notevole flusso turistico e commerciale per il suo fascino.
Oggi questa attrazione è a rischio, a causa di scelte politiche e normative confuse e poco condivisibili che sembrano essere state accettate nella più totale indifferenza dei cittadini. Si è creata una situazione ove i residenti e i gestori delle attività commerciali non hanno più alcun diritto o possibilità di replica nei confronti delle istituzioni, in quanto è venuta meno ogni regola conciliativa nel rilascio concessioni e pagamenti canoni demaniali. Le procedure di sequestro e di non autorizzazione per le abitazioni sul Demanio Marittimo sono state implementate nei confronti dei residenti della zona e procedono a macchia di leopardo in modo da non creare una rivolta popolare da parte degli occupanti demaniali. Ne consegue un abbandono e un degrado collettivo degli edifici e delle attività che resteranno sequestrati per anni se non decenni in uno stato di abbandono sempre più avanzato senza alcuna attenzione e preoccupazione per l’immagine all’interno della cornice di Fregene.
Da quando le competenze -prima locali- sono finite alla Regione Lazio nel 2002,- al Villaggio dei Pescatori come in altri Comuni del territorio Laziale, le procedure di rilascio delle Concessioni Demaniali ed Urbanistiche come dei sub ingressi, prima effettuati sotto la gestione Comunale, da parte di altri soggetti si è interrotta con danni sia economici che commerciali, sia per gli utenti e sia per lo stesso Stato e Regione che non incassa più i contributi demaniali.
Il Comune di Fiumicino, dopo aver creato marciapiedi, reti di acqua, luce, gas nonché la pista ciclabile e fognature non ha avuto più competenza in base al decentramento regionale. La situazione delle proprietà sul Demanio Marittimo e Statale è quindi degenerata per via dell’incompetenza Regionale nel gestire le molteplici ed inconciliabili competenze tra i soggetti interessati e i molteplici organi statali che suppongono di poter avere autorità in materia. Tra i molti: il Demanio Regionale Statale, la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza, i Vigili Urbani, l’Ufficio Demaniale Comunale e la stessa Regione Lazio.
Senza alcun intervento attivo da parte delle istituzioni, il Villaggio dei Pescatori rimane bloccato in un limbo con nessuna possibilità di uscita. Si auguriamo che qualcuno delle Istituzioni prenda in mano la situazione e decida di sbloccarla.
Si è chiesta la sdemanializzazione con conseguente vendita dei terreni Demaniali di introduzione ,di nuovi canoni demaniali, sono stati costituiti comitati ed associazioni per il Villaggio che a tutt’oggi non hanno avuto riscontri ma se non seguiranno ulteriori iniziative capaci di accendere i riflettori sulla situazione attuale il declino sarà inarrestabile ed il Villaggio dei Pescatori perderà la Sua capacità turistica attrattiva e il suo fascino indiscusso e non si sa chi avrà vantaggio di questa situazione.
Ing. Fulvio Salvatore Cuartolo
Ing. Michele Curatolo